CORONAVIRUS: DETERGENTI, IGIENIZZANTI, DISINFETTANTI. QUALE DIFFERENZA?

“Per detersione si intende la pulizia dalle impurità e dallo sporco e riguarda sostanzialmente l’igiene personale, come il rimuovere il trucco o eliminare tracce di sudore e polvere. Può avvenire con latte, crema, olio…. Igienizzare, invece, significa eliminare i germi, ma non tutti”.

Come si eliminano allora batteri e germi?
“Occorre disinfettare, ovvero igienizzare in maniera più profonda. Così si elimina il 99% dei batteri, quasi tutti. Per farlo si utilizzano i disinfettanti, prodotti specifici approvati dal Ministero della Salute con la dicitura “Presidio Medico Chirurgico”. Per eliminare il 100% dei batteri, invece, si deve sterilizzare. C’è poi un altro metodo del quale sentiamo parlare spesso in questo giorni che è la sanificazione, che fa riferimento alla pulizia di macchine e strumenti per l’industria alimentare ma anche alle superfici”.

In questi giorni si sente parlare spesso di Amuchina. In cosa consiste esattamente?
“Amuchina un marchio, innanzitutto ed è un prodotto a base di ipoclorito di sodio, la comune candeggina. Pertanto deve essere utilizzata diluita, poiché sarebbe troppo irritante per la pelle. Viene utilizzata sia per la cura di graffi, tagli e ferite oppure per proteggere e eliminare batteri dalla pelle, oltre che per disinfettare le superfici casalinghe. Facendo parte dei cloroderivati ha ampio spettro d’azione ed è dotata di proprietà battericida, fungicida e virucida, distrugge batteri, funghi e virus. In pratica, è in grado di denaturare le proteine dei microrganismi patogeni alterandone la struttura e uccidendoli”.

Oltre all’ Amuchina ci sono in commercio molti altri prodotti igienizzanti per le mani, anche da portare in borsetta. Per essere efficaci cosa devono contenere?
“Ipoclorito di sodio allo 0,05 per cento, per diminuirne il potere irritante. L’aggiunta di altri ingredienti per renderli più gradevoli anche all’olfatto non ne altera la struttura”.

Quali sono le texture più efficaci?
“Sono diverse: in gel, dunque utilizzate senza acqua, vanno strofinate per almeno 1 minuto. Anche in spray si utilizzano sulle mani e in particolare sui palmi, da strofinare sempre per 1 minuto, operazione da ripetere per 1 altro minuto e poi lasciare asciugare all’aria, perché l’ipoclorito può essere irritante per pelle e occhi. Ci sono anche le compresse disinfettanti, per il lavaggio antisettico di frutta e verdura”.
Questi disinfettanti sostituiscono il sapone che si utilizza con l’acqua?
“Il sapone comune ha una pura attività di detersione, che significa pulizia da impurità ma senza igienizzazione. Non ha azione disinfettante, pulisce e basta. È comunque il primo step dell’igienizzazione, elimina molti germi ma non è disinfettante”.
Per quanto riguarda le salviettine? Sono altrettanto efficaci?
“Se contengono ipoclorito di sodio disinfettano, se invece contengono solo detergente no. In ogni caso è sempre ottimo pulire le mani con salviettine se non si dispone di acqua. Ma non hanno nulla a che vedere con la disinfezione”.

Si sente tanto parlare di lavare spesso le mani, ogni quanto occorre farlo?
“Dipende dai contatti che abbiamo. In genere il lavaggio mani è fondamentale perché trasferiamo germi senza accorgercene, toccandoci naso, bocca e pelle in generale. Si pensi al telefonino, ad esempio. Quindi sicuramente la detersione è importante, ma lavarsi le mani col comune sapone non significa disinfettarle. Ci vogliono anche i disinfettanti”.
Dunque in casa oltre al sapone, il consiglio è di tenere anche un disinfettante?
“Io consiglio di sì”
Si sente di dare qualche altro consiglio riguardo a questo momento?
“Non banalizzare le raccomandazioni che ci vengono fatte in questi giorni perché purtroppo possiamo fare poche cose ma che possono risultare fondamentali”.

Fonte: la Repubblica

0 Commenti

Leave a reply