Alcune informazioni riguardanti i contatti con i positivo

– Tizio è positivo al COVID-19. Nelle 48 ore precedenti all’accertamento della sua positività, io sono stato a contatto con Tizio. Per più tempo. Nella stessa stanza. Anche se in presenza dei dispositivi di sicurezza. Il protocollo ASL mi ritiene allora un “contatto stretto” di Tizio. E vado in quarantena.
– La quarantena non si fa a mare. Né in montagna. Né a lavoro. La quarantena si chiama così perché si fa cioncati nelle proprie case.
– La quarantena dura dai 10 ai 14 giorni. Ed una volta che sto in quarantena, ci resto anche se il tampone che ho fatto 24 ore dopo quello di Tizio risulta negativo. Non significa niente. I tempi di incubazione del Virus sono diversi. E mediamente l’eventuale positività si riscontra dopo il 4 giorno dall’avvenuto contagio.
– 𝗔𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗮 con sorveglianza attiva, se asintomatici, ci si può sottoporre a tampone. Che se dà esito negativo, ci libera dalla quarantena.
– 𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗼𝗿𝗱𝗶𝗰𝗲𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗮 con sorveglianza attiva, in assenza di sintomi e pur senza tampone, si potrebbe considerare terminato il periodo di incubazione potenziale del virus. Ma i nuovi protocolli, per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro, ormai richiedono comunque un tampone, va bene anche l’ antigenico rapido, negativo.
Questo protocollo, che chiamiamo 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗔𝗖𝗧 𝗧𝗥𝗔𝗖𝗜𝗡𝗚, lo dispone la ASL di competenza partendo dai contatti di Tizio. Ma noi che siamo persone intelligenti, e soprattutto siamo stati “vicini vicini” con Tizio, dovremmo attivarlo in modo autonomo. Sennò ci rivedremo qui, stesso posto stessa mascherina, anche l’anno prossimo.

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